Jabil di Marcianise: mons. Lagnese (Caserta), “lavoro rende liberi e vi accompagneremo come Chiesa nella vostra battaglia”. Stamattina il presule al sit-in degli operai

(Foto diocesi di Caserta)

“Vi siamo vicini in tutte le maniere possibili. Se sarà necessario sarò anche con voi in fabbrica. Il lavoro rende liberi e vi accompagneremo come Chiesa nella vostra battaglia, anche in queste ore cruciali e nell’incontro di domani a Confindustria”. Lo ha detto mons. Pietro Lagnese, vescovo di Caserta e arcivescovo di Capua, che ha partecipato stamattina al sit-in davanti alla Jabil di Marcianise, dove gli operai sono in mobilitazione permanente prima dell’incontro di domani pomeriggio, a Confindustria Caserta, con l’amministratore delegato della società Clemente Cillo. È fondamentale che la pratica di licenziamento collettivo avviata sia sospesa – è il pensiero degli operai di Jabil, per valutare o creare delle nuove occasioni imprenditoriali – perché da un lato i dipendenti vogliono continuare a lavorare, considerato che l’azienda è profittevole e che la chiusura del sito di Marcianise risponde solo a logiche di ampliamento dei dividendi; dall’altro le soluzioni proposte da Jabil per salvaguardare l’impianto sono fallimentari, non in grado di garantire i posti di lavoro, come insegna il “caso Softlab”, in cui gli ex dipendenti Jabil ricollocati non hanno mai fatto un giorno di impiego vero. “Lavorare è fondamentale per poter garantire la sopravvivenza della società e delle famiglie”, ha continuato il presule, che è stato insieme con gli operai fino alla fine del sit-in, dicendosi disponibile a sostenere il presidio in ogni modo, anche contattando Confindustria Caserta e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

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