Nel 2024, in Svizzera i 23 mercati Caritas hanno registrato oltre 1,1 milioni di vendite, un record assoluto. La principale causa è l’aumento del costo della vita, che continua a mettere sotto pressione i soggetti con disponibilità economiche ridotte. È quanto viene comunicato oggi da Caritas Svizzera spiegando che un numero crescente di persone nel Paese ha bisogno di prodotti alimentari e di uso quotidiano a prezzi scontati.
I mercati Caritas offrono la possibilità di acquistare alimenti e prodotti di uso quotidiano con sconti fino al 70%; possono accedervi persone in possesso di una tessera acquisti emessa dai servizi sociali, dalle istituzioni private ed ecclesiastiche o dalle organizzazioni Caritas regionali. Infatti, solamente le persone che percepiscono l’aiuto sociale o le prestazioni complementari, o che possiedono la CartaCultura possono effettuare i propri acquisti nei mercati Caritas.
I dati annuali dei mercati Caritas mostrano che nel 2024 una media di 3.600 persone al giorno ha fatto acquisti nei 23 punti vendita situati nella Svizzera tedesca e romanda. Complessivamente sono state effettuate 1,1 milioni di transazioni, con un lieve incremento di 2.000 vendite rispetto all’anno precedente. Questo – viene sottolineato – ha portato i mercati Caritas a stabilire, per il terzo anno consecutivo, un triste primato nelle vendite. “La crescente domanda dimostra che numerose persone in Svizzera hanno enormi difficoltà a far fronte ai costi della vita ancora elevati. Nonostante un leggero calo dell’inflazione, gli effetti positivi non si sono ancora fatti sentire tra i soggetti interessati”, ha affermato Thomas Künzler, direttore della Cooperativa dei mercati Caritas.
Nei supermercati tradizionali, i prezzi dei generi alimentari di base come latte, farina, pasta e olio d’oliva, restano invariabilmente elevati. Questo spiega la forte richiesta di tali prodotti nei mercati Caritas, dove dieci alimenti di base, insieme a frutta e verdura, rappresentano circa la metà del fatturato complessivo su un assortimento di 1.000 articoli. Nonostante un lieve incremento nelle vendite, il fatturato dei mercati è sceso da 17,8 a 17,7 milioni di franchi rispetto all’anno precedente. Questo calo – viene evidenziato – è il risultato di una diminuzione mirata dei prezzi dei beni essenziali, pensata per alleggerire il bilancio familiare della clientela. Una scelta apprezzata: nel 2024, le vendite di frutta e verdura sono aumentate del 5 per cento rispetto all’anno precedente. “Vogliamo garantire a tutta la clientela l’accesso a cibi sani, a prescindere dalle disponibilità economiche”, ha spiegato Künzler, aggiungendo che “nessuno dovrebbe essere costretto a rinunciare a un’alimentazione equilibrata a causa della povertà”.