Antisemitismo: appello Ucei alle istituzioni italiane affinché “mantengano alto il livello di vigilanza e di contrasto”

L’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) valuta “con preoccupazione” i dati del recente sondaggio realizzato dall’Anti-Defamation League (Adl), dal quale emerge che “i sentimenti antiebraici sono oggi ai massimi storici a livello globale, rivelando aree in cui i governi sono chiamati ad intervenire per contrastare il montante odio antisemita”. Nel comunicato diffuso oggi, l’Unione delle Comunità ebraiche evidenzia il dato italiano: dal sondaggio emerge che anche il nostro Paese ha un livello relativamente alto di comportamenti antisemiti, nella misura del 26%, rispetto ad una media dell’Europa occidentale del 17%. Solo Cipro (58%), Grecia (50%) e Belgio (30%) hanno indici più elevati nell’Europa occidentale, mentre a livello globale l’Italia detiene il 22° posto.
“A pochi giorni dal Giorno della Memoria, nell’80° anniversario dall’apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz – si legge nel comunicato -, l’Ucei rivolge un appello alle istituzioni italiane affinché mantengano alto il livello di vigilanza e di contrasto contro ogni forma di recrudescenza antisemita e di discriminazione razziale, a tutela del principio di convivenza civile dell’Italia democratica fondata sui dettami della Costituzione: ribadiamo il deciso rifiuto verso qualsiasi forma di radicalizzazione che punti ad impedire o sminuire la libera circolazione delle idee, il confronto democratico, il diritto delle minoranze, la libertà religiosa, la dignità delle donne”.

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