(Strasburgo) “Noi venezuelani sappiamo bene a cosa andiamo incontro. Siamo di fronte a un regime che mina gravemente i diritti umani, le istituzioni democratiche e il regime delle libertà. È, in breve, uno Stato autocratico che vuole che agiamo contro ciò che detta la nostra coscienza”. Lo ha affermato Edmundo González Urrutia, Presidente eletto del Venezuela, ritirando a Strasburgo il Premio Sakharov. “Coloro che intendono rubare ciò che appartiene a tutti i venezuelani sanno che, prima o poi, il nostro Paese ritornerà nella direzione che il nostro popolo ha già indicato. Gli abusi e le violenze oggi sono semplicemente un maldestro strumento per rinviare l’inevitabile. Sappiamo bene che questa lotta non è e non sarà facile. Lo sanno meglio di chiunque altro i nostri prigionieri politici, del cui numero, purtroppo, la dittatura è responsabile di un aumento esponenziale negli ultimi mesi”. Quindi il premiato ha affermato. “Nonostante i tanti momenti difficili che abbiamo attraversato nel corso della nostra storia, ne siamo sempre usciti più forti: più resilienti, più saggi e più pazienti”. “Ecco perché abbiamo vinto le elezioni del 28 luglio con risultati così clamorosi: perché il Venezuela non è diviso, ma unito in un unico desiderio di cambiamento e prosperità”. Per concludere: “Que viva Venezuela libre!”.