Diocesi: a Brindisi si inaugura domani “Casa Colibrì” per accogliere persone migranti e promuovere cittadinanza inclusiva

Nell’ambito dei festeggiamenti per i santi patroni di Brindisi, città da sempre crocevia di popoli e culture, giovedì 4 settembre l’arcivescovo di Brindisi-Ostuni Giovanni Intini benedirà e inaugurerà ufficialmente “Casa Colibrì”, nuova iniziativa del progetto “La Porta di Casa”, frutto della sinergia tra Caritas diocesana di Brindisi-Ostuni, Ufficio Migrantes e Associazione Migrantes Odv. L’appartamento, un tempo dimora di don Augusto Pizzigallo — sacerdote che accolse il futuro Papa Giovanni XXIII — torna a vivere come luogo di accoglienza e speranza. Finanziato in parte con i fondi dell’8×1000 alla Chiesa cattolica, il progetto intende offrire una risposta concreta all’emergenza abitativa che colpisce migranti stabilmente presenti sul territorio, promuovendo al contempo una cittadinanza attiva e inclusiva. “Casa Colibrì” ospiterà persone migranti accompagnate da educatori e volontari in percorsi personalizzati verso l’autonomia. Non solo alloggio, ma spazio di dialogo, formazione e convivialità aperto alla cittadinanza, per costruire insieme una “convivialità delle differenze”. Il nome richiama la parabola africana del colibrì che, con piccole gocce d’acqua, tenta di spegnere un incendio: un simbolo di impegno condiviso e speranza. “Abbiamo voluto aprire una porta per tutti coloro che hanno bisogno di sentire il calore dell’accoglienza”, ha dichiarato mons. Intini. “Voglio auspicare che questo sogno diventi il sogno di tanti e un sogno di Chiesa”.

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