Agostiniani: mons. de San Martín, “rispondere alla crisi con coerenza, credibilità e visibilità”. Il secondo giorno dei lavori

(Foto Agostiniani)

“Il potere di Gesù, con una nuova autorità, unisce e libera”. È la riflessione offerta da padre Alejandro Moral Antón, priore generale degli agostiniani, durante l’omelia della celebrazione eucaristica che ha aperto la giornata del 2 settembre al Capitolo generale dell’Ordine. A guidare la sessione mattutina è stato mons. Luis Marín de San Martín, sotto-segretario del Sinodo dei vescovi, che ha proposto una meditazione sul significato sinodale e agostiniano del Capitolo, a partire dal passo dell’Apocalisse “Ecco, faccio nuove tutte le cose”. “La vita religiosa deve manifestarsi come profezia – ha spiegato –, rispondendo alla crisi con coerenza, credibilità e visibilità”. Agli agostiniani è chiesto di non vivere una fuga dal mondo, ma un’uscita missionaria, alla luce del kairos di Dio, che offre due doni: sinodalità e un Papa agostiniano. “Noi siamo agostiniani con te”, ha detto Marín de San Martín, evocando le radici mendicanti e itineranti dell’Ordine, chiamato oggi a riformarsi a livello ecclesiale, cristologico e strutturale. Nel pomeriggio, i padri capitolari si sono recati in pellegrinaggio alla basilica di San Pietro per la preghiera personale, la visita alla chiesa e la celebrazione della riconciliazione, vivendo il tempo libero come “pellegrini di speranza”.

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