In un momento “molto delicato” per la salute del frate minore cappuccino padre Fedele Bisceglie ha chiesto che in questo momento “si dicano a suo nome poche parole: chiede a tutti che “si ami la Chiesa e che cessi ogni tipo di polemica”; “desidera che si comunichi il suo amore per tutti”; “esprime la sua gioia per l’affettuosa presenza della Chiesa locale, dei Frati Cappuccini e di Pasqualino Perri accanto a lui, alla Sig.ra Teresa Boero, Presidente dell’Associazione ‘Il Paradiso dei poveri’ e sua assistente personale, e ai suoi amici e volontari”. Lo si legge in una nota congiunta della diocesi di Cosenza-Bisignano, della Provincia monastica di Calabria dei Frati Minori Cappuccini e di “Casa San Francesco” diffusa oggi nella quale si riportano le volontà del frate la cui persona e l’opera “stanno a cuore a moltissimi” e nello stesso tempo – si legge nella nota – “sentiamo il desiderio di esprimere pubblicamente la gratitudine che nutriamo per le circostanze che ne stanno accompagnando la degenza”.
Visitare in questo momento padre Fedele e “raccoglierci” insieme attorno al suo letto di degenza non è per la diocesi, i Frati e il Direttore di “Casa S. Francesco” (già “Oasi francescana”) “un gesto estemporaneo e isolato, bensì il normale esito di un rapporto che si è ristabilito già da anni, dopo le note vicende che lo hanno messo alla prova. La riconciliazione cristiana, il sostegno affettuoso e la consuetudine familiare caratterizzano da tempo le nostre relazioni con Padre Fedele e la sua
presenza nei nostri luoghi”. Tutto questo, che “costituisce la ‘sostanza’ umana e cristiana dei fatti, non deve – si legge nel comunicato congiunto – essere adombrato da discussioni mediatiche spesso
prive di fondamento, ma è ciò che davvero interessa noi e padre Fedele e ciò che lo sta sostenendo e gratificando in questi momenti di malattia e sofferenza. Siamo una sola famiglia e come tale ci raccogliamo attorno a padre Fedele. A tutti chiediamo, insieme a lui, che sulla base di questo dato di fatto così bello e importante, la memoria sia purificata e la comunità civile ed ecclesiale di Cosenza si riunisca ancora con affetto e gratitudine attorno a padre Fedele”.
“Desideriamo – conclude la nota – chiedere a tutti che insieme, in nome dei valori vissuti e seminati da padre Fedele, diamo testimonianza di unità e pace in un mondo tanto disgregato. A suo nome a tutti diciamo grazie per la vicinanza e l’interessamento di questi giorni e chiediamo ancora preghiere per un decorso positivo della malattia e per la serenità del suo spirito”.