Vittime terrorismo: Sella (Don Bosco 2000), “impegnati a costruire comunità fondate su pace, inclusione e giustizia”

“Ricordare le vittime del terrorismo significa riaffermare il valore della vita e della dignità umana. Come Don Bosco 2000, siamo accanto alle famiglie che portano ancora le ferite di quelle tragedie e ci impegniamo, attraverso i nostri progetti educativi e di accoglienza, a costruire comunità fondate sulla pace, sull’inclusione e sulla giustizia. La memoria non è solo ricordo, ma responsabilità verso il futuro”. Così Agostino Sella, presidente dell’Associazione Don Bosco 2000 di Piazza Armerina, in occasione della Giornata internazionale di commemorazione e omaggio alle vittime del terrorismo. Una ferita – viene sottolineato in una nota dell’Associazione – che ha segnato la storia recente del mondo, dell’Europa e del nostro Paese. Il terrorismo ha assunto volti diversi: dagli “anni di piombo” in Italia, al terrorismo internazionale, fino agli attentati di matrice mafiosa che hanno insanguinato il nostro Paese negli anni ’90. Un fenomeno – osservano da Don Bosco 2000 – complesso e doloroso, che “ci chiede di tenere viva la memoria e di educare le nuove generazioni alla cultura della pace, della giustizia e della legalità. Insieme, le date del 21 agosto (Onu), dell’11 marzo (Ue) e del 9 maggio (Italia) ci ricordano che la memoria è un cammino plurale, dal livello globale a quello locale, e che solo unendo le forze delle istituzioni, della società civile e del mondo educativo possiamo prevenire nuove radicalizzazioni”.

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