Alcide De Gasperi: mons. Tisi (Trento), “insegnamento attuale. Non volle governare da solo, cercò un governo che tenesse insieme istanze diverse”

“Con falsi nomi chiamano impero il rapinare, l’ammazzare, il violentare. E dove fanno il deserto, la chiamano pace”. Con questa citazione di Tacito, l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, ha aperto l’omelia della messa in suffragio di Alcide De Gasperi, celebrata nella chiesa di Sella Valsugana, nel 71° anniversario della morte dello statista trentino. “Molti leader mondiali si proclamano uomini di pace, mentre distruggono intere popolazioni”, ha detto mons. Tisi. Citando De Gasperi, Schuman e Adenauer, ha sottolineato: “Uomini di ben altra grandezza, capaci di guardare alla complessità senza semplificazioni ingannevoli”. Tisi, affrontando l’attuale situazione dei conflitti nel mondo e parlando delle istituzioni internazionali, ha poi specificato: “Quanto è triste vedere dove è arrivato l’Onu, cosa resta dei diritti umani e delle conquiste del dopoguerra! Mai avrei pensato, anche solo dieci anni fa, di dover vedere il diritto rotolare così in basso”. L’arcivescovo ha poi denunciato l’individualismo dominante: “L’uomo ha cominciato a pensarsi come un ‘io’ che cammina senza dover rispondere a nessuno. Ma quando dico io, chiamo in causa una moltitudine di volti: esisto con gli altri e per gli altri”. Tornando a De Gasperi, ha infine osservato: “La sua grandezza stava nel sapersi distaccare da sé, dal potere, dal denaro, perfino dalle proprie idee. Non volle governare da solo, ma cercò un governo che tenesse insieme istanze diverse. È un insegnamento attualissimo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa