Diversificare e innovare il proprio sistema energetico per garantire stabilità e procedere verso la decarbonizzazione: questa, secondo il Comitato economico e sociale europeo (Cese), è la direzione in cui deve muoversi l’Unione europea. Tre sono gli obiettivi chiave da raggiungere: accessibilità economica dell’energia, neutralità carbonica e sicurezza energetica. E il Cese sostiene gli sforzi che la Commissione europea sta facendo, come si legge nel parere “Verso un sistema energetico europeo equilibrato”, adottato nella sessione plenaria di giugno e pubblicato oggi. Nel testo il Cese si dice favorevole a un sistema energetico europeo equilibrato, segnalando che invece oggi il rischio è quello di uno sbilanciamento “a causa della crescente quota di fonti rinnovabili dipendenti dalle condizioni meteorologiche, come l’eolico e il solare, che sono intermittenti”. I black out in Portogallo e Spagna alla fine di aprile ne sono un campanello di allarme. Solo un sistema energetico equilibrato e multi-fonte potrà garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la possibilità di un’energia accessibile, affidabile e sostenibile per tutti gli europei.