Un momento di confronto tra giustizia sociale, etica del lavoro e responsabilità collettiva. È questo l’obiettivo dell’incontro pubblico “Sicurezza e dignità del lavoro: custodire la persona, servire il bene comune”, promosso dalla Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Perugia-Città della Pieve che si si terrà venerdì 6 giugno alle ore 17.30, presso il Salone San Francesco del Convento di Monteripido, e si propone come “spazio aperto di riflessione condivisa, in un tempo in cui il lavoro torna a interrogare in profondità sia la società che la Chiesa”. Interverranno Mario Formisano, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Perugia, Federico Malizia, presidente della Sezione di Perugia di Confindustria Umbria e Riccardo Marcelli, segretario regionale CISL Umbria. I saluti iniziali saranno affidati a mons. Simone Sorbaioli, vicario generale della diocesi. A moderare l’incontro sarà Carlo Cerati, diacono e direttore della Pastorale Sociale e del Lavoro. L’incontro – spiegano i promotori – affronterà alcuni temi chiave legati al mondo del lavoro, con “un approccio aperto e trasversale. Al centro ci sarà innanzitutto la sicurezza, intesa non solo come assenza di rischi fisici, ma come tutela complessiva del lavoratore: dalla salute mentale alla protezione dalla precarietà, fino alla creazione di ambienti sani e rispettosi. Un concetto che oggi, di fronte ai cambiamenti tecnologici e organizzativi, richiede una nuova responsabilità condivisa tra imprese e istituzioni”. Accanto alla sicurezza, si parlerà di dignità. Il lavoro “non è solo produzione: è parte dell’identità della persona. Rispettarne la dignità significa garantire condizioni eque, riconoscere competenze, ascoltare i bisogni, far sentire ciascuno parte viva dell’organizzazione. Spazio anche al tema della custodia della persona. Il lavoro contemporaneo è spesso segnato da ritmi elevati, stress e incertezza. Prendersi cura del lavoratore significa riconoscerne bisogni, limiti e aspirazioni, andando oltre la logica della prestazione”. Infine, il rapporto con il bene comune: “quando il lavoro è giusto e umano, ne beneficia l’intera collettività. Aumenta la fiducia, cresce la coesione sociale, si rafforza il senso di appartenenza”.
L’incontro si inserisce nel solco della Dottrina Sociale della Chiesa, che da oltre un secolo richiama l’attenzione sul lavoro come fondamento della dignità umana. Lo fece Papa Leone XIII nel 1891 con l’enciclica Rerum Novarum, e lo ha ribadito Papa Francesco con la dichiarazione Dignitas Infinita (aprile 2024), che afferma con forza: ‘la mancanza di condizioni lavorative dignitose rappresenta una ferita alla dignità della persona’”. A “rilanciare con forza questa eredità – scrive la Pastorale sociale e del lavoro – è oggi Papa Leone XIV, eletto nelle scorse settimane. Nel suo primo discorso ai cardinali, ha spiegato di aver scelto questo nome in riferimento a Papa Leone XIII, che alla fine dell’Ottocento guidò la Chiesa durante la prima rivoluzione industriale, affrontando con l’enciclica Rerum Novarum le grandi questioni sociali del tempo. Oggi — ha sottolineato — il mondo vive una nuova rivoluzione industriale, segnata dagli sviluppi dell’intelligenza artificiale e da profondi cambiamenti tecnologici ed economici. In questo scenario, ha ricordato, la Chiesa è chiamata a offrire a tutti il proprio patrimonio di dottrina sociale, per affrontare le sfide contemporanee in difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro”.
L’incontro è realizzato con il patrocinio della Regione Umbria, della CISL Umbria, di Confindustria Umbria —Sezione territoriale di Perugia e del Convento di Monteripido.