Papa al Gemelli: mons. Mocerino (santuario Pompei), “qui amiamo il Santo Padre in modo speciale e profondo. Per lui preghiera continua e intensificata”

(Foto Archivio foto santuario di Pompei)

“Nel santuario di Pompei, la preghiera per Papa Francesco è continua ed è diventata ancora più intensa in questi giorni di sofferenza. Preghiamo per lui nelle tante celebrazioni della giornata e nella recita del santo Rosario, il primo carisma trasmessoci dal fondatore Bartolo Longo. Recitiamo il Rosario meditandolo, quotidianamente e in diversi momenti della giornata, in tutti i suoi venti misteri”. Lo dice al Sir mons. Pasquale Mocerino, rettore del santuario di Pompei.
“Papa Francesco è nel nostro cuore. Quando venne pellegrino in santuario, il 21 marzo 2015, prima di andar via, proprio all’ingresso della basilica, disse a noi tutti: ‘Abbiamo bisogno della Madonna, perché ci custodisca. E pregate per me, non dimenticatevi’. Non abbiamo mai dimenticato quelle parole”, assicura mons. Mocerino.
Il 25 febbraio scorso, quando la Sala Stampa vaticana ha annunciato la prossima canonizzazione di Bartolo Longo, fondatore del santuario di Pompei e della nuova Pompei, “il nostro arcivescovo Tommaso Caputo ha espresso la commozione e la gratitudine per Papa Francesco che, ‘pur in un momento di sofferenza e dalla cattedra speciale dell’Ospedale Gemelli, ha voluto concedere a tutti i devoti della Madonna di Pompei, ovunque nel mondo, questa grande gioia’”, ricorda il rettore del santuario mariano. “A Pompei amiamo il Santo Padre in modo speciale e profondo e invochiamo per lui l’intercessione della Madonna del Rosario e di Bartolo Longo perché possa tornare alla quotidianità del suo ministero”, conclude mons. Mocerino.

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