“Come ci ricorda l’Organizzazione mondiale della sanità una delle strategie da utilizzare nel contrasto all’antibiotico-resistenza sono le vaccinazioni. Vaccinandoci non andiamo incontro alle infezioni respiratorie, per le quali altrimenti si ricorre agli antibiotici, spesso in maniera erronea perché nella maggior parte dei casi sono infezioni virali”. Così Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit (Società italiana malattie infettive e tropicali, alla presentazione, questa mattina a Roma, del Rapporto 2025 “Il consumo di antibiotici in Italia” dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). “Uno studio pubblicato anni fa su Lancet ma sempre attuale – ha proseguito Andreoni – stima che solo la copertura universale con il vaccino antipneumococcico coniugato potrebbe prevenire 11,4 milioni di giornate di terapia antibiotica all’anno nei bambini con meno di 5 anni. Una riduzione pari al 47% di antibiotici utilizzati per trattare le polmoniti da streptococco pneumoniae. E stesso discorso vale per la vaccinazione contro il rotarivirus o il virus respiratorio sinciziale”. “Vaccinarci – ha concluso il presidente Simit – ci permette quindi di non prendere in maniera erronea gli antibiotici” creando “all’interno del nostro organismo microrganismi che sono antibiotico-resistenti e che quindi determineranno grandi problemi, se andremo incontro a queste infezioni”.