Giornata Autismo: Agostiniane Cascia, basilica santa Rita si tinge di blu per raccogliere fondi

Una luce blu che vuol dire siamo “Tutti unici, tutti diversi”. È quella della Basilica di Santa Rita da Cascia che, per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo del 2 aprile, torna a riaccendersi per riportare l’attenzione su un disturbo del neurosviluppo sempre più diffuso, in un gesto simbolico che quest’anno si trasforma anche in un’azione concreta. La luce blu segna infatti l’avvio della campagna di raccolta fondi per la Festa di Santa Rita del 22 maggio, il cui cuore è “Dopodinoi”, il primo innovativo progetto di autonomia abitativa, attraverso il cohousing, per persone con disturbi dello spettro autistico in Umbria, a Bastia Umbra (Pg). Promotrice della campagna “Un gesto di fede, un dono di grazia” è la Fondazione Santa Rita da Cascia Ente filantropico, l’organizzazione creata nel 2012 dal Monastero per rendere più strutturate le sue opere di solidarietà. L’obiettivo è raccogliere 250mila euro per i più fragili, in particolare per offrire casa, futuro e inclusione, come partner esclusivo, a 12 giovani con autismo di medio-alto funzionamento della Fondazione Angsa Umbria (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), supportati da personale qualificato, con i relativi benefici per le famiglie e l’intero territorio. Chi contribuirà al progetto con una donazione minima di 16 euro riceverà l’anello della Festa di Santa Rita, inciso con la sua rosa simbolo e la frase “Nel giardino di Santa Rita tu sei la rosa prediletta”. È già possibile avere maggiori informazioni sul progetto e sostenerlo al link www.festadisantarita.org, pagina in cui il 2 aprile la Fondazione lancerà ufficialmente la campagna di raccolta fondi completa con tutte le informazioni, inclusi i dettagli sull’anello. “I giovani adulti con autismo desiderano indipendenza e felicità, come qualunque altro giovane – afferma madre Maria Grazia Cossu, Badessa del Monastero e Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia – Noi vogliamo garantire loro questi diritti, non perché fragili ma in quanto esseri umani. Con il nostro progetto Dopodinoi intendiamo offrire un supporto economico che avvii un cambiamento culturale per una reale inclusione, riconoscendo la loro diversità come unicità fatta non solo di limiti ma anche di potenzialità

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