“Ci accingiamo ad iniziare il nostro cammino di festa mentre guardiamo con fiducia il volto di Agata nel quale ritroviamo evidenti i tratti della ‘Speranza’ che l’ha resa ‘Libera’ da ogni contaminazione operata dai malvagi”. Lo ha detto questa mattina il parroco della cattedrale di Catania, mons. Barbaro Scionti nel discorso all’inizio del giro esterno delle reliquie della patrona di Catania, Sant’Agata. Per il sacerdote il volto di Agata esprime questa “Speranza” ed “a noi, che guardiamo con fiducia, è chiesto di cogliere giuste conclusioni per la nostra vita. Siamo qui pellegrini di Speranza e se vogliamo che questo pellegrinaggio / festa ‘riesca’, dobbiamo in questi giorni avere il coraggio di riflettere , scegliere, cambiare vita”. Sant’Agata “con la sua santità di cuore e di mente – ha detto – partecipa della vittoria di Cristo risorto e dunque lotta, ribalta e vince le ‘pietre’. È la vittoria della vita sulla morte, la vittoria del bene sul male. Sant’Agata, vittoriosa nel martirio vince e sconfigge i violenti, gli assassini, gli spacciatori di droga: Sant’Agata disprezza e sconfigge tutto questo! Vogliamo dunque scegliere la strada di Agata, la strada buona, che serve e sostiene la vita nostra e altrui: è la strada dell’impegno a spendersi e donarsi per un mondo migliore dove amore e rispetto nutrono e sostengono la fatica di liberarsi da ataviche e brutte abitudini egoistiche per far posto al desiderio di ciò che è bene per tutti, il bene comune”. L’invito è quello di guardare a Sant’Agata per “cambiare in meglio la nostra vita e quella della nostra città che ha bisogno non solo della benevolenza di Agata ma anche della bontà dei gesti e delle parole di ciascuno, di ogni cristiano”.