
Oggi, 4 febbraio, si celebra la Giornata internazionale della fratellanza umana, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 21 dicembre 2020. Proprio il 4 febbraio del 2019, Papa Francesco, negli Emirati Arabi Uniti, con il grande imam di Al-Azhar, sottoscriveva il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”. Questa occasione è stata considerata dalle comunità scolastiche associate al cammino “A piccoli passi”, promosso dalla diocesi di Aversa, come fondamento da valorizzare sempre più nei prossimi anni. Queste le ragioni dell’incontro organizzato questa mattina presso il chiostro di San Francesco, dall’I.C. Domenico Cimarosa di Aversa con il supporto del 3° Circolo, dell’I.C. di San Marcellino e il contributo dell’Associazione “Amici di San Francesco”.
All’invito della dirigente scolastica dell’I.C. Cimarosa, Margherita Diana, hanno risposto, oltre al vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, l’Unicef regionale con la presidente Emilia Narciso e il responsabile territoriale Mario Autore, la Comunità di Sant’Egidio con Antonella Schiavitelli, Giuseppe Limone, Gaetano Romaniello come voce del mondo scout, Clelia Ponticiello come credente islamica.
“O siamo fratelli o crolla tutto”, ha detto recentemente Papa Francesco: questo grido d’allarme è stato raccolto da tutti i partecipanti, consapevoli che le dolorose vicende in corso stanno precipitosamente mettendo in discussione ogni certezza acquisita dopo i due conflitti mondiali.
Motivo di grande speranza è che tutto quanto realizzato è partito da proposte degli studenti, formulate attraverso la loro architettura partecipativa: loro stessi promuovono la visione che la fratellanza debba partire dalle relazioni quotidiane, per esempio facendo delle classi delle vere comunità responsabili ed autopromosse. Insomma, un annuncio, che promette grandi sviluppi.
“La fraternità è qualcosa che si costruisce con convinzione, giorno per giorno, avendo fiducia gli uni negli altri ed eliminando ogni desiderio di dominio e prepotenza”, ha osservato il vescovo di Aversa. “Questo ci chiama ad uno sforzo per nutrire la nostra anima di veri pensieri di bene, per evitare di scivolare verso la tentazione di perdersi nel male”.
Mons. Spinillo ha concluso rivolgendo un incoraggiamento ai tanti studenti presenti: “Studiate! Studiare significa soprattutto avere attenzione per ogni cosa e per le persone, approfondire le conoscenze che vi appassionano. Questo vi permetterà di crescere nella fratellanza e tutto questo è Giubileo, cioè gioia dell’anima, amore per la vita e desiderio di esserne veramente partecipi”.