“Con il Giubileo, forte deve essere l’idea che il cammino del pellegrino non deve essere individuale, ma comunitario proprio per condividere la centralità della Croce che sostiene i cristiani nell’offrire la certezza della presenza e della speranza a tutto il genere umano. In questo cammino, proprio alla luce della vocazione dell’eparchia di Lungro per vivere la comunione nella condivisione di tesori spirituali dell’Oriente cristiano, si devono scoprire nuove forme con le quali vivere la comunione nella riconciliazione, a tutti i livelli, cominciando dal superamento di paure, preoccupazioni, sospetti, in modo da iniziare un percorso con il quale, passo dopo passo, accogliere l’altro per condividere gioie e speranze, dolori e sofferenze”. Lo ha scritto nella circolare del mese di febbraio rivolta ai fedeli della diocesi mons. Donato Oliverio, vescovo di Lungro. Per il presule lungrese, “in questo cammino fondamentale è la partecipazione attiva alla Divina liturgia”, per la quale “si deve fare uno sforzo per trovare sempre più tempo da dedicarvi, soprattutto là dove l’assenza dipende da una pigrizia spirituale che va vinta proprio con la preghiera, nell’affidarsi al Signore”. Difatti – scrive mons. Oliverio – proprio nella partecipazione attiva alla Divina liturgia si trova l’alimento spirituale per arricchire la quotidianità del dialogo con Dio”, così “sostenendo un pellegrinaggio che conduca a favorire la trasmissione della fede” e “promuovere la trasformazione dei cuori e delle menti in modo da lasciarsi guidare dalla preghiera”. Mons. Oliverio ha comunicato, “con cuore riconoscente verso Dio”, che il prossimo 2 marzo, “domenica del Perdono – nella chiesa cattedrale “San Nicola di Mira” di Lungro, “lo Spirito Santo, con l’imposizione delle mie mani, conferirà la grazia del presbiterato al diacono Antonio Calisi”. “Sarà un giorno di esultanza per tutta la comunità diocesana – afferma il vescovo – che accoglierà con fede il dono di un nuovo presbitero che il Signore, nella sua misericordia, le fa. Vi invito – ha concluso mons. Oliverio – ad accompagnarlo in questo mese nel suo cammino verso l’Altare con preghiera fervente, affinché egli diventi strumento di santificazione per le anime”.