Natale in Terra Santa: Ielpo (Custode Terra Santa), “nella stalla dell’umanità non siamo soli!”

Betlemme, grotta della Natività (Foto Sir)

“La luce che nasce dalla fragilità”: è questo il titolo del primo messaggio di Natale, come nuovo Custode di Terra Santa, di padre Francesco Ielpo. Un video messaggio, diffuso oggi a Gerusalemme dal Christian Media Center (Cmc) della Custodia di Terra Santa, nel quale il Custode richiama il Bambino deposto nella mangiatoia come “segno di un Dio che si fa vicino nella fragilità”. Il Custode invita a guardare alla Terra Santa con speranza, a pregare per la pace e a riconoscere la presenza di Dio nei poveri e nelle ferite del mondo, accogliendo la luce che nasce. “Gesù nasce in un luogo di fortuna, umile e inadatto – dice il Custode parlando all’interno della grotta della Natività -. L’immagine dirompente del Natale è la piccolezza! Qui a Betlemme contempliamo un Dio piccolo. Una stalla diventa il luogo dell’infinito, la liturgia più santa si celebra sulla paglia, con l’odore pungente del letame, nelle carezze di una madre e nel pianto di un bimbo”. “Ancora una volta – prosegue il messaggio del Custode – Gesù non ha paura di scendere nel punto più basso della nostra umanità fatta di violenza, di peccato, di dolore, di lacrime e di fatiche”. “Ancora una volta nasce e ci chiede, così come siamo, di essere culla per Lui, con la povera paglia della nostra fragilità. Viene deposto nella mangiatoia per farsi cibo, nutrimento di speranza per tutti gli uomini. Guardando a Lui, contemplando Lui, imitando Lui – conclude padre Ielpo – possiamo ripartire con rinnovata speranza. Nella stalla dell’umanità non siamo soli! Gesù nasce per noi!”.

 

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