Un nuovo progetto cinematografico e sociale si prepara a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle patologie neurologiche croniche più diffuse e al tempo stesso più stigmatizzate: l’epilessia. Si tratta di “Viola”, cortometraggio diretto da Francesco Eramo Puoti e prodotto da Tebeia in collaborazione con Mgl Siblings, con il patrocinio della Fondazione epilessia Lice e Federfarma Roma, e il contributo di Ucb Pharma e Jazz Pharmaceuticals.
Il film racconta la storia di Viola, una bambina di 7 anni alla quale è stata diagnosticata una forma trattabile di epilessia tipica dell’infanzia. I genitori, spaventati dalle possibili conseguenze, le vietano molte attività, alimentando in lei tristezza e senso di esclusione. Sarà la nonna, ex pianista concertista, a restituirle fiducia e speranza, regalandole per il compleanno una viola, simbolo di libertà e di futuro. Il cortometraggio non si limita a narrare una vicenda familiare, ma diventa specchio delle difficoltà quotidiane di chi convive con l’epilessia: paure, stereotipi, barriere sociali, ma anche resilienza, amore e possibilità di una vita normale. “Viola” vuole cambiare lo sguardo sulla malattia, con un linguaggio accessibile e capace di generare empatia.
La presentazione ufficiale avverrà il 9 febbraio a Roma, in occasione della Giornata internazionale per l’epilessia. “Non volevo descrivere la malattia, ma ciò che le ruota intorno: paure e forme di protezione che possono diventare barriere”, spiega il regista Puoti. Oriano Mecarelli, presidente Fondazione epilessia Lice, sottolinea come il progetto si inserisca in un percorso di divulgazione già avviato con opere come Dissonanze (2017) e Fuori dall’acqua (2024): “L’epilessia è una malattia come le altre, non va vissuta con paura e vergogna. Informare è il primo passo per includere”.
Per sostenere il cortometraggio è stata avviata una campagna di crowdfunding su piattaforma produzionidalbasso con l’obiettivo di coprire i costi di post-produzione e garantire una diffusione ampia, dalle scuole ai contesti culturali. Fino a 20mila euro le donazioni serviranno alla distribuzione del corto; oltre questa soglia, i fondi saranno devoluti alla Fondazione epilessia Lice Ets per attività di ricerca e sensibilizzazione, una campagna di consapevolezza che mira a combattere stigma e disinformazione, restituendo dignità e voce alle persone con epilessia.