Oltre 50 studenti e studentesse in rappresentanza di cinque istituti superiori della Regione Umbria hanno partecipato nei giorni scorsi all’edizione 2025 dell’Hackathon per il Clima, evento organizzato da Unicef Italia in partnership con Iaia Italia (International Association for Impact Assesment) e in collaborazione con la Regione Umbria. I partecipanti – viene sottolineato in un comunicato – sono stati protagonisti dell’attività di co-progettazione scientifica di soluzioni innovative per aumentare la sostenibilità e preservare la biodiversità dei loro territori, nonché aiutare le loro comunità ad affrontare il cambiamento climatico.
I partecipanti – con il supporto dei giovani tutor di YoUnicef, il movimento di volontariato under 30 dell’Unicef Italia, e degli ingegneri di Iaia Italia – hanno analizzato lo stato ambientale dei loro territori e hanno trasformato le proprie idee in cinque progetti concreti pensati per: affrontare il dissesto idrogeologico, l’inquinamento atmosferico e il peggioramento del microclima urbano; aumentare l’inclusività, la sostenibilità e la sicurezza degli spazi pubblici; promuovere comportamenti consapevoli e di attenziona collettiva verso la tutela, conservazione e ripristino del paesaggio e delle aree sensibili; promuovere la mobilità tramite sistemi innovativi e sostenibili; rafforzare la corretta gestione dei rifiuti organici, nell’ottica di un’economia del cibo circolare.
“La Regione Umbria ha accolto con orgoglio questa sfida”, ha dichiarato Thomas De Luca, assessore regionale all’Energia, all’ambiente, all’adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, alle politiche del paesaggio e alla programmazione urbanistica: “È fondamentale che giovani e studenti in particolare occupino lo spazio della discussione pubblica diventando loro stessi decisori politici, perché il mondo si cambia con l’esempio partendo proprio dai territori e dalle città”. “Dall’Umbria parte ancora una volta questa sfida ambiziosa, che speriamo si possa allargare al mondo intero, perché l’ambiente, l’economia sociale, lo sviluppo sostenibile sono beni che non hanno né uno spazio né un tempo, poiché sono beni mondiali”, ha affermato Nicola Graziano, presidente di Unicef Italia, durante l’apertura dei lavori: “L’ambiente sostenibile rappresenta il futuro e si concretizzerà con i ragazzi come protagonisti. Laddove l’ambiente non è una speranza, ma un diritto, il futuro non è solo un sogno ma si costruisce passo dopo passo, sulle gambe e sulle idee di questi studenti”.
Gli Istituti superiori che hanno partecipato all’edizione 2025 del progetto Hackathon per il Clima sono stati: il Liceo scientifico statale Galileo Galilei di Perugia, il Liceo Renato Donatelli di Terni, l’I.I.S. Raffaele Casimiri di Gualdo Tadino, l’Istituto Tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello, l’Istituto di Istruzione superiore, artistica, classica e professionale di Orvieto.
“L’Hackathon – ha sottolineato il direttore generale di Unicef Italia, Paolo Rozera, durante la sessione di chiusura dei lavori – è un esempio di protagonismo giovanile. Le studentesse e gli studenti, con il loro impegno, ci stanno proiettando nel futuro. È emozionante vedere la straordinaria competenza dei giovani protagonisti. Abbiamo assistito allo sviluppo di progetti scritti con estrema accuratezza e visione del futuro. Ai partecipanti voglio dire: avete dimostrato coraggio, visione, e soprattutto avete portato soluzioni tecnicamente e scientificamente valide”.