Cisgiordania: El-Yousef (patriarcato latino), “sofferenze in continuo aumento. Patriarca Pizzaballa condona milioni di dollari di vecchi debiti scolastici delle famiglie

Jenin (Foto: ANSA/Sir)

“Quando circa due mesi fa è stato dichiarato il cessate il fuoco a Gaza, c’era grande speranza che la guerra fosse finita e che fossimo sulla strada verso una soluzione pacifica. Man mano che i dettagli del piano di pace venivano resi noti, con il 58% di Gaza che rimaneva sotto il controllo dell’esercito israeliano con nuovi confini stabiliti e con il protrarsi degli attacchi violenti dei coloni, per non parlare della continua confisca di terre e dell’espansione degli insediamenti in Cisgiordania, tra i palestinesi si è diffuso il sentimento unanime che non sia stata fatta giustizia e che l’obiettivo del mondo sia la gestione del conflitto piuttosto che la sua risoluzione”. È quanto scrive Sami El-Yousef, Amministratore delegato del Patriarcato latino di Gerusalemme, nella sua riflessione mensile, nella quale fa il punto sulla situazione sul terreno a Gaza e in Cisgiordania e sull’impegno pastorale del Patriarcato. “In Cisgiordania – spiega El-Yousef – basta viaggiare in auto per vedere quanto gli insediamenti ebraici si siano espansi negli ultimi anni. La vista delle barriere visibili all’ingresso di ogni città e villaggio palestinese, così come le centinaia di posti di blocco, ricordano che, mentre il mondo parla di porre fine alla guerra e di elaborare un piano di pace nella regione, la realtà sul campo è nettamente diversa e le sofferenze sono in continuo aumento”. Tuttavia, El-Yousef annota “piccoli successi e risultati positivi” ottenuti grazie ai “nostri fratelli e sorelle religiosi, attraverso una vita parrocchiale attiva e attività che coinvolgono fedeli di tutte le età e progetti” offerti da strutture e centri di formazione spirituale come il centro Bailasan (che offre guida, assistenza e sostegno alle persone che soffrono di sfide sociali e personali, ndr.). Ruolo importante, segnala l’Amministratore delegato, è giocato dalle 44 scuole cattoliche dove “i valori cristiani vengono trasmessi ai nostri 19.000 studenti in tutta la regione, con l’esperienza interreligiosa vissuta dove il dialogo, la tolleranza, la convivenza, il perdono sono i valori chiave vissuti piuttosto che gli appelli alla vendetta, all’uccisione e alla distruzione”. Una menzione speciale viene riservata alle Luogotenenze nordamericane dell’Ordine del Santo Sepolcro, attraverso la campagna di raccolta fondi “Ensuring the Future” (Garantire il futuro), che ha permesso di realizzare finora oltre 60 progetti per migliorare le infrastrutture e la qualità dell’istruzione nelle scuole. A riguardo El-Yousef ricorda la decisione di del card. Pizzaballa di “condonare milioni di dollari di vecchi debiti scolastici accumulati da tutti gli studenti delle nostre scuole nello spirito dell’Anno Giubilare, portando sollievo a migliaia di famiglie in difficoltà”. Aiuti sono stati donati alle famiglie in Cisgiordania, colpite dalla guerra, soprattutto a causa del crollo del settore dei pellegrinaggi e del turismo e della revoca dei permessi di lavoro per i palestinesi da parte di Israele. Buoni alimentari, anticipi in contanti, sostegno per il pagamento delle bollette di base, sostegno per l’affitto, assistenza medica e sostegno per le tasse scolastiche, sono solo alcuni di questi aiuti. Ma il lavoro più importante è stato, scrive l’Amministratore, “la creazione di posti di lavoro e alla generazione di reddito. Centinaia, se non migliaia, di posti di lavoro sono stati creati sotto forma di tirocini e amministrazione di progetti, offrendo un reddito dignitoso a chi ne aveva disperatamente bisogno”.

 

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