Carceri: Gruppo Editoriale San Paolo, presentato a Milano “Parole di speranza”, per “tenere alta l’attenzione sulle condizioni di vita nelle carceri italiane”

È stato presentato oggi a Milano Parole di speranza, il progetto di sensibilizzazione del Gruppo Editoriale San Paolo realizzato in occasione del Giubileo dei detenuti e, per una parte importante, con la collaborazione di Bambinisenzasbarre. L’iniziativa punta a mantenere alta l’attenzione sulle condizioni di vita nelle carceri italiane e sul legame, spesso fragile, tra le persone detenute e le loro famiglie, promuovendo al contempo gesti concreti di solidarietà. Tra le novità annunciate, un reading previsto per il 2026 curato dalla giornalista Daria Bignardi e dedicato alle detenute del carcere di San Vittore.
“Da anni – ha affermato don Simone Bruno, direttore editoriale San Paolo Edizioni – sentiamo la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sul senso della pena e sul valore delle relazioni familiari per chi vive la detenzione. Da qui nasce Parole di Speranza, un progetto con due volti: da un lato la proposta ai frequentatori delle Librerie San Paolo di donare un libro alle carceri delle loro città, dall’altro la possibilità di sottoscrivere abbonamenti a Famiglia Cristiana e Il Giornalino da donare ai detenuti e alle loro famiglie, offrendo spazi di lettura e di crescita”. Ad aprire la conferenza è stato mons. Daniele Gianotti, vescovo di Crema e delegato Conferenza episcopale lombarda per la carità e il carcere, che ha illustrato il recente documento dei Vescovi lombardi e ribadito la necessità di “porre l’attenzione sulle condizioni di vita dei detenuti, il loro reinserimento nella società e all’esigenza di sfoltire gli istituti di pena. Su questo il cammino è ancora lungo”. Dopo l’intervento di Lia Sacerdote, fondatrice e presidente di Bambinisenzasbarre, che ha permesso di ricordare la missione ventennale dell’associazione, ha preso la parola don Claudio Burgio, cappellano del carcere Beccaria di Milano e fondatore della comunità Kayros: “Oggi nei giovanissimi prevale lo stile violento, e la violenza c’è quando mancano le parole che generano pensiero. Da quest’anno abbiamo conosciuto il sovraffollamento anche nelle carceri minorili. La nostra è una società in profonda trasformazione. Anche nei giovani sta prevalendo lo stile del giustizialismo a questo è necessario rispondere con la giustizia riparativa e altre forme di giustizia. E noi cattolici dobbiamo esserne promotori”.
Luigi Pagano, già direttore del carcere San Vittore e nuovo garante dei detenuti di Milano, ha detto che “il sovraffollamento delle carceri è un problema enorme, è la madre di tutti i problemi. Perché offende la dignità umana”. E’ stato annunciato per il 2026 un reading a cura di Daria Bignardi che la giornalista e scrittrice dedicherà alle detenute del carcere San Vittore.

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