Si è spenta ad Avezzano, a 101 anni, Mimma Stefanelli, figura storica dell’impegno ecclesiale e civile accanto alla comunità Rom cittadina. Il suo incontro con gli “zingari”, come lei stessa li chiamava con affetto e rispetto, risale alla metà degli anni Settanta, quando – ancora insegnante – accolse l’invito di don Antonio Sciarra, primo direttore della Caritas diocesana. Da allora non ha più lasciato quel servizio di frontiera, spesso in solitudine, vissuto nella fedeltà al Vangelo e in una vicinanza quotidiana fatta di gesti semplici, visite, accompagnamento nei momenti di dolore e di festa. Nel 1978, con don Sciarra, fondò il Centro socio-culturale rom di Avezzano, intuendo che la promozione umana passava attraverso scuola, crescita personale e tutela dei diritti fondamentali: casa, istruzione, accesso alla sanità. Studiò la cultura rom e sinti, collaborando con figure di riferimento della pastorale nazionale e partecipando ai lavori dell’Oasni e dell’Unpres della Fondazione Migrantes. Nel tempo divenne punto di riferimento per studiosi, volontari e operatori, contribuendo alla redazione del volume sull’apostolato della Chiesa tra rom e sinti per la Collana Caritas “La Biblioteca della Solidarietà”. La sua casa, sempre aperta, è stata luogo di incontri, riconciliazioni, catechesi, studio. Fragile nell’aspetto ma instancabile nel servizio, trovava forza nel Vangelo e nei maestri spirituali che l’hanno accompagnata. Ha continuato a formare volontari fino agli ultimi anni, sostenendo la comunità rom nella lotta contro ogni forma di discriminazione e nell’incontro con il Signore. Con la sua morte, la diocesi di Avezzano perde una voce autorevole della carità e del dialogo.