I vescovi della provincia di Tucumán, nel nord dell’Argentina, hanno diffuso una “Lettera su alcuni aspetti della dignità umana”, nella quale esprimono la loro riflessione alla luce del recente documento Dignitas Infinita, del Dicastero per la Dottrina della Fede, nel mezzo delle polemiche scatenate dall’annuncio del “Primo incontro globale dell’infanzia trans”, che si sarebbe dovuto tenere sabato 18 ottobre a Tucumán e che alla fine è stato cancellato dalla fondazione Transformando familias, che l’aveva promosso.
Il testo porta le firme dell’arcivescovo Carlos Sánchez (Tucumán) e dei vescovi Roberto Ferrari (ausiliare di Tucumán), José Díaz (Concepción) e Darío Quintana (Cafayate), e ribadisce che “ogni persona umana possiede una dignità infinita che si fonda sul proprio essere, al di là di ogni circostanza e in qualsiasi stato o situazione si trovi”. I vescovi sottolineano l’accompagnamento che la Chiesa locale offre da anni alle persone in situazioni di vulnerabilità, comprese le persone trans, cercando sempre la misericordia, l’inclusione e la dignità.
Tuttavia, esprimono la loro preoccupazione per la diffusione di ideologie che, “negano la differenza e la reciprocità naturale tra uomo e donna” e che possono influenzare gli ambiti educativo e legislativo. Allo stesso modo, i vescovi invitano ad esercitare una “libertà responsabile” nelle decisioni relative all’identità di genere, specialmente nei bambini e negli adolescenti, che – affermano – non possiedono ancora la maturità necessaria per assumersi trattamenti o interventi irreversibili.
Infine, esortano tutta la comunità cattolica a mantenere un atteggiamento pastorale di ascolto, empatia e misericordia: “Il miglior servizio che si possa rendere a un bambino che presenta incongruenze di genere – affermano – è quello dell’ascolto e dell’accompagnamento nella verità e nella responsabilità”.