Papa Francesco: i sistemi digitali “modificano la nostra percezione della realtà”

I sistemi digitali “modificano la nostra percezione della realtà”. Ne è convinto il Papa, che nel messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali stigmatizza un “fenomeno preoccupante”: la “dispersione programmata dell’attenzione” attraverso i sistemi digitali, che, “profilandoci secondo le logiche del mercato, modificano la nostra percezione della realtà”. “Succede così che assistiamo, spesso impotenti, a una sorta di atomizzazione degli interessi, e questo finisce per minare le basi del nostro essere comunità, la capacità di lavorare insieme per un bene comune, di ascoltarci, di comprendere le ragioni dell’altro”, l’analisi di Francesco: “Sembra allora che individuare un nemico contro cui scagliarsi verbalmente sia indispensabile per affermare sé stessi. E quando l’altro diventa nemico, quando si oscurano il suo volto e la sua dignità per schernirlo e deriderlo, viene meno anche la possibilità di generare speranza”. Tutti i conflitti “trovano la loro radice nella dissolvenza dei volti”, la citazione di don Tonino Bello. Per il Papa, “non possiamo arrenderci a questa logica”, anche se “sperare non è affatto facile”. “La speranza è un rischio che bisogna correre. È il rischio dei rischi”, diceva Georges Bernanos: “La speranza è una virtù nascosta, tenace e paziente. Tuttavia, per i cristiani sperare non è una scelta opzionale, ma una condizione imprescindibile”. Come ricordava Benedetto XVI nell’Enciclica Spe salvi, “la speranza non è passivo ottimismo ma, al contrario, una virtù performativa, capace cioè di cambiare la vita”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi