“Il messaggio di Papa Francesco per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali offre un’analisi lucida del panorama mediatico attuale e invita giornalisti e comunicatori a ‘disarmare la comunicazione’ denunciando il fenomeno della ‘dispersione programmata dell’attenzione’ e l’atomizzazione degli interessi. I social media e i talk show, purtroppo, ‘alimentano la polarizzazione nei dibattiti televisivi e online alla ricerca di un nemico contro cui scagliarsi’, minando la capacità di costruire comunità e di cercare soluzioni comuni”. È il commento di don Oronzo Marraffa, consulente ecclesiastico dell’Aiart, che sottolinea come il Papa citi don Tonino Bello per ricordare che “tutti i conflitti trovano la loro radice nella dissolvenza dei volti” e richiami “l’importanza di incontrare l’altro grazie all’autenticità del suo volto”. “Agli operatori del settore – prosegue don Marraffa riprendendo le parole del messaggio – è affidata la missione di ‘mettere al centro della comunicazione la responsabilità personale e collettiva verso il prossimo’ attraverso ‘la mite condivisione della speranza custodita nel cuore di ciascuno’”. La speranza, aggiunge, “è spesso soffocata dalla negatività e dalla paura”, ma resta “una virtù performativa capace di trasformare la vita”. Francesco richiama i cristiani a testimoniare Dio con la vita, sottolineando che “non sono i mezzi verbali né le tecniche comunicative a dare contenuto e forza alla profezia”. Infine, conclude don Marraffa, “il Papa invita tutti a elaborare un sapiente equilibrio tra conquiste tecnologiche e cura per le relazioni umane: la comunicazione ha il potere di ferire o di guarire, di dividere o di unire”.