Un mancato sostegno internazionale alla missione di polizia “potrebbe permettere alle bande di invadere l’intera area metropolitana, causando un completo collasso dell’autorità statale e renderebbe insostenibili le operazioni internazionali nel Paese, comprese quelle a sostegno delle comunità in difficoltà”. Lo ha affermato ieri, rivolgendo l’ennesimo appello alla comunità internazionale, il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, in riferimento ad Haiti e alla capitale, Port-au-Prince. Queste dichiarazioni sono state rilasciate in un rapporto ad una riunione del Consiglio di Sicurezza sulla grave crisi in atto da anni nel Paese, acutizzatasi nel corso del 2024, tanto da provocare lo sfollamento di oltre un milione di persone. Guterres ha sottolineato che “il tempo è essenziale” per evitare una catastrofe. Secondo l’Onu, è inevitabile che le bande prendano il controllo totale della capitale, in caso di ulteriori ritardi nell’arrivo dei rinforzi della forza multinazionale. Il contingente è guidato dal Kenya, che finora ha inviato più di 600 agenti, meno dei 1.000 promessi dal presidente keniota. A questi, si sono aggiunti 150 agenti dal Guatemala, e 8 dall’El Salvador. La cifra di 2.500 effettivi, inizialmente pensata per aiutare a garantire la sicurezza nel Paese è, dunque, ben lontana dall’essere raggiunta.