Al via il corso di formazione di volontariato penitenziario “Ricordatevi dei carcerati come se foste loro compagni di carcere (Ebrei 13,1-24)”, organizzato dalla Pastorale carceraria dell’arcidiocesi di Napoli, insieme all’associazione onlus Liberi di volare e alla Caritas diocesana di Napoli. Gli incontri avranno inizio a partire da domani, sabato 25 gennaio, e si terranno nella sede della Pastorale carceraria sita a Napoli, alla via Buonomo 39. Il corso è gratuito e mira a far acquisire gli elementi basilari della normativa carceraria, l’iter dell’esecuzione penale, l’organizzazione penitenziaria, gli aspetti fondamentali di tutela al detenuto nel suo percorso di rieducazione e riparazione. Ogni argomento sarà trattato sia da un punto di vista tecnico e teorico, sia da un punto di vista esperienziale, grazie alle testimonianze di persone direttamente coinvolte nelle relazioni di aiuto nelle carceri. “Gli incontri – spiega una nota della pastorale carceraria partenopea – si ispireranno al compito fondamentale nella dimensione etica, culturale e sociale della Chiesa, del recupero integrale delle persone che si trovano in stato detentivo ed intendono, attraverso i principi evangelici più adatti, sollecitare atti di misericordia e di vicinanza nei confronti delle persone ristrette e offrire loro percorsi di guarigione, momenti condivisi di riflessione e progettazione nell’ambito carcerario”. Inoltre, il percorso si propone di valorizzare il ruolo dei “cittadini cristiani” e delle comunità “per individuare e potenziare risorse politiche, sociali, ecclesiali e presentare un effettivo e tangibile contributo alla formazione di interventi ed iniziative adeguate alla riabilitazione della coscienza morale della persona, come forma di misericordia”. Ad aprire il percorso formativo sarà suor Marisa Pitrella, direttrice della Caritas diocesana di Napoli, che analizzerà l’aspetto umano del volontariato. Relatori degli incontri successivi saranno Patrizia Mirra, presidente del Tribunale sorveglianza di Napoli, Elisabetta Zamparotti dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, Livio Ferrari, giornalista portavoce del Movimento “No Prison”, Samuele Ciambriello, garante dei diritti delle persone private della libertà della Regione Campania, don Tonino Palmese, garante per il comune di Napoli, Giuseppe Ferraro, filosofo, Lucia Castellano, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Campania, Claudia Nannola, direttrice dell’Uiepe, Giulia Russo, direttrice del carcere di Secondigliano. Prevista, anche quest’anno la Giornata di spiritualità presso l’eremo dei Camaldoli, programmata per il 24 maggio, con la partecipazione di don Lucio Lemmo, già vescovo ausiliare di Napoli. Il corso si concluderà il 28 giugno con il convegno diocesano sul volontariato carcerario, con la partecipazione del card. Mimmo Battaglia, arcivescovo metropolita di Napoli. Al termine del percorso formativo verrà rilasciato un attestato di partecipazione e consentirà agli iscritti di inserirsi nelle attività di volontariato carcerario sia presso gli istituti penitenziari sia presso i centri di accoglienza. “Dal 2012 la Pastorale carceraria diocesana organizza corsi per gli aspiranti volontari carcerari – ha dichiarato il direttore della Pastorale carceraria di Napoli, don Franco Esposito -. La motivazione che ci spinge ogni anno a proporre il corso è perché crediamo molto nella formazione: i volontari che si avvicinano al mondo del penitenziario hanno bisogno di strumenti che gli permettano di interagire con i detenuti e tutte le parti interessate alla realtà carceraria. Attraverso la nostra formazione il cuore si fa ponte per superare i muri e il volontariato diventa autentica testimonianza di fede e amore”.