Cinema: Mattarella, “esprime quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti”

Nel mondo del cinema “grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente”. Lo ha sottolineato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento in occasione della Cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024 che si è tenuta stamattina al Quirinale.
Il Capo dello Stato ha poi osservato che “molte sale cinematografiche continuano a soffrire, anche dopo la ripresa post-pandemia, e non sono poche le città di piccole e medie dimensioni che non dispongono più di sale accessibili. È un tema che presenta evidenti risvolti sociali, e non può essere considerato soltanto dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro”. “Con il medesimo impegno – per assicurare costante vitalità al tessuto civile – vanno preservate, ad esempio, le librerie delle città e di ogni luogo, e va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e di qualità”, ha ammonito Mattarella, secondo cui “costituiscono beni preziosi che, oltre la loro portata economica, hanno una grande valenza per la comunità e per il grado di civiltà”.
“Il nostro cinema – ha aggiunto il presidente contiene nel suo dna una tensione alla dimensione nazionale. Sin dal tempo in cui ha contribuito, con le pellicole degli anni Quaranta e Cinquanta, a consolidarne la lingua in un Paese dai molti dialetti. Questa tensione si arricchisce con la creatività così ampiamente manifestata, con i successi nazionali e internazionali, con la rilettura della storia, degli eventi, dei protagonisti, con i valori di umanità, con i sentimenti che aiutano a rafforzare il senso di comunità”. “Abbiamo bisogno del cinema. Della sua sensibilità, della sua arte, delle sue visioni plurali”, ha concluso Mattarella, rilevando che “la storia del cinema ci ha fatto conoscere e apprezzare queste sue capacità”.

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