Conflitti dimenticati: mons. Redaelli (presidente Caritas italiana), “è nostra responsabilità proporre un cambiamento ai media”

(foto: Caiffa/SIR)

L’ottava edizione del Rapporto di Caritas italiana sui conflitti dimenticati “serve a riaccendere l’attenzione” sulle tante situazioni di crisi “nelle periferie del mondo” ignorate dai media. “Vogliamo fare da megafono ed affrontare le situazioni di conflitto consapevoli delle dinamiche globali”: lo ha detto oggi a Roma, durante la presentazione del volume, mons. Carlo Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente di Caritas italiana. “La guerra è sempre una sconfitta dell’umanità – ha ribadito mons. Redaelli -. E il conflitto segna segna il fallimento della capacità di mediazione. La pace non è solo assenza di guerra ma è frutto della giustizia. Richiede sempre l’impegno di ogni persona e dell’intera comunità”. A livello informativo, ha proseguito, “il pericolo dell’indifferenza digitale è reale. È nostra responsabilità proporre un cambiamento ai media che hanno responsabilità”, anche in vista del Giubileo del 2025. “Come Chiesa e Caritas – ha concluso – dobbiamo essere protagonisti di cambiamento”.

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