Marina militare: mons. Marcianò (Omi), “siete operatori di pace perché non mettete al centro voi stessi ma l’altro”

“Voi siete operatori di pace perché non mettete al centro voi stessi ma l’altro, e vi ponete al suo servizio con dedizione incondizionata e con grande competenza”. Così mons. Santo Marcianò, arcivescovo ordinario militare per l’Italia (Omi), si è rivolto ai militari della Marina Militare celebrando oggi a Roma la festa di santa Barbara, loro patrona. “Se voi siete qui è perché avete qualcosa di diverso: gli uomini e le donne della Marina Militare Italiana seguono infatti un ideale che si fa missione, servizio” ha detto l’arcivescovo castrense. Si tratta dell’ideale di “un servizio all’uomo, articolato in una gamma sempre più vasta di interventi e impegni: la difesa e la sicurezza del Paese, attraverso la custodia dei mari; le attività di cooperazione internazionale e salvataggio in mare; l’intervento in caso di calamità o di emergenze sanitarie e sociali; la protezione ambientale, nella salvaguardia dei fondali marini; la ricerca più raffinata e innovativa. Un ideale che mantiene l’uomo al centro e vi chiama a scelte a volte eroiche, per i rischi che correte e per il coraggio che esse richiedono”. A riguardo mons. Marcianò ha parlato del “delicato tema del soccorso delle persone, soprattutto e sempre più di frequente dei tanti stranieri che arrivano in Italia o transitano nei nostri mari: un problema – ha rimarcato – troppo spesso ignorato dalla comunità internazionale ma da voi gestito con competenza, prontezza, generosità, dedizione. Così, il vostro ideale di servizio si incarna in una concretezza quotidiana, in una determinazione di cui la vostra Patrona, Santa Barbara, è grande testimone”. “Cari amici – ha concluso –, per questo e per tutto il vostro lavoro voi siete segni di speranza! Mi piace qui ricordare lo spirito di famiglia che anima la Marina, supporto concreto e affettuoso per gli stessi militari, quando affrontino ore difficili o drammatiche. È la consolazione che il Signore ci dona, è la forza che il Signore ci dona, come ha fatto con la vergine e martire Santa Barbara. La vostra patrona ci ricorda che affrontare il martirio è possibile solo se si fa una tale esperienza di servizio e amore, di giustizia e libertà, che diventa poi intima gioia”.

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