A poche settimane dall’apertura della Porta Santa di San Pietro, il 24 dicembre, il Dicastero per l’Evangelizzazione ha inaugurato la quarta Mostra della Rassegna culturale “Giubileo è cultura”, dal titolo “Chagall a Roma”, con l’esposizione del capolavoro di Marc Chagall, La Crocifissione Bianca. L’opera è visitabile a Palazzo Cipolla dal 27 novembre 2024 al 27 gennaio 2025. L’accesso è gratuito e libero tutti i giorni dalle 10 alle 20. L’opera, realizzata dal pittore bielorusso di origine ebraica nel 1938, proviene dall’Art Institute di Chicago e rappresenta un potente simbolo di speranza e unità religiosa. La Crocifissione Bianca, con il suo forte messaggio di difesa della dignità umana e di dialogo tra le culture, è una delle opere più amate dallo stesso Papa Francesco. Durante l’incontro di presentazione della Mostra, avvenuto ieri, sono intervenuti il pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, mons. Rino Fisichella, uno dei curatori dell’esposizione don Alessio Geretti, il Sindaco di Roma e Commissario straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, il presidente di Fondazione Roma Franco Parasassi e Alessandro Zuccari, professore ordinario di Storia dell’arte moderna alla Sapienza. “La mostra dedicata a La Crocifissione Bianca di Marc Chagall segna la quarta edizione della Rassegna culturale Giubileo è Cultura”, ha spiegato Mons. Fisichella: “A differenza delle edizioni precedenti, come quelle dedicate a El Greco e Salvador Dalì, ho voluto evitare che l’opera di Chagall fosse collocata in una chiesa, preferendo invece estendere il suo messaggio in modo più ampio e universale. Il quadro si colloca nelle iniziative culturali del Giubileo della Speranza in quanto questo quadro è infuso di una luce che porta speranza, una speranza fondata sull’amore”. A seguire don Alessio Geretti ha fornito una dettagliata analisi dell’opera. “La Crocifissione Bianca fu dipinta da Marc Chagall subito dopo la Notte dei Cristalli (9 e 10 novembre 1938) con l’obiettivo di denunciare l’odio e gli orrori del XX secolo perpetrati contro la comunità ebraica, Questo quadro è un’icona: Cristo al centro è sintesi delle sofferenze patite dagli innocenti perseguitati”. La mostra “arricchisce l’offerta culturale della Capitale”, ha dichiarato il sindaco Gualtieri ringraziando il pro-prefetto.