Vi sono aree del Paese impoverite da una nuova ondata di spopolamento. Le piccole imprese e le botteghe sono presidi vitali, e in taluni casi possono diventare fattori di rigenerazione”. Lo ha sottolineato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all’Assemblea generale di Confartigianato.
“Il made in Italy, la qualità italiana, riscuote apprezzamento nel mondo perché raccoglie le nostre diversità, esprime la nostra cultura, le nostre varie bellezze”, ha osservato il Capo dello Stato, evidenziando che “l’artigianato è espressione della qualità del lavoro, dell’intelligenza – appunto –, della laboriosità della persona”. “Le difficoltà del presente occupano gran parte delle nostre attenzioni, e delle nostre preoccupazioni”, ha proseguito Mattarella, riferendosi a “ragioni robuste, a partire dalle guerre che si sono riaffacciate nel nostro Continente e nel nostro Mediterraneo e dai loro effetti inevitabilmente drammatici”. “Vi sono sfide che riguardano le scelte concrete, e auspico che il confronto tra Istituzioni e parti sociali, tra i vari livelli delle istituzioni e i corpi intermedi, sia sempre aperto e costruttivo. Così come il dialogo da parte vostra con le organizzazioni sindacali”. “Il confronto tra imprese e organizzazioni dei lavoratori – ha ammonito – è essenziale per rendere fertile il terreno e per costruire un benessere più condiviso”, anche perché – la convinzione del presidente – “le sfide presenti possono essere affrontate soltanto se, con lungimiranza, si pensa anche al domani”.