Coronavirus Covid-19: Fondazione Magis (Gesuiti) e Medicina solidale, a Roma progetto di diagnosi e ricerca per persone emarginate e senza fissa dimora

Un progetto di diagnosi e ricerca per le persone emarginate e i senza fissa dimora della città di Roma. A sostenerlo la Fondazione Magis, opera missionaria dei gesuiti della Provincia euro-mediterranea, insieme all’associazione Medicina solidale, Intersos e il Laboratorio condiviso Covid-19 dell’Università di Roma Tor Vergata. Sono circa mille “le persone che si stima di raggiungere tra soggetti che afferiscono agli ambulatori di Medicina solidale (tra cui quello del Colonnato di San Pietro) e le persone intercettate dalle cliniche mobili Intersos nelle aree periferiche di Roma. In caso di pazienti ‘sospetti – spiega un comunicato – verrà effettuato il test rapido. Allo stesso, in caso di risposta positiva, seguirà il prelievo ematico per conferma sierologica”. A manipolare tutti i campioni sarà il Cryolab, spin off dell’Università di Roma Tor Vergata “che si occuperà della ricerca epidemiologica, per contribuire alla ricerca sul vaccino, e della crio-preservazione degli stessi in struttura accreditata dal ministero Salute, Centro nazionale trapianti e Centro nazionale sangue. “Il virus – ha ricordato il Generale della Compagnia di Gesù, padre Arturo Sosa – ci sta mostrando che siamo una sola umanità e possiamo vivere solamente come un unico corpo”. “E come un unico corpo ci muoviamo anche durante l’emergenza”, ricorda padre Renato Colizzi, presidente del Magis. “Le sfide che il momento attuale ci chiede di fronteggiare sono enormi ma, con il sostegno di tanti, possiamo riuscire a farci prossimi ai più vulnerabili”. A fine aprile la fase operativa di screening.

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