Filmoteca vaticana: mons. Viganò (Santa Sede), “intuizione di Pio XII, legata a nascita delle istituzioni vaticane per i media”

La Filmoteca Vaticana, istituita da Giovanni XXIII, “può essere considerata un’intuizione di Papa Pacelli e la lunga gestazione della nuova istituzione si inserisce pienamente nell’ambito dell’articolato rapporto col cinema e con i media che contraddistinse il suo pontificato”. Lo ha detto il vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, mons. Dario Edoardo Viganò, intervenendo al convegno dell’associazione cattolica degli storici americani, che si è svolto a New York. Nella sua ricerca mons. Viganò ha utilizzato una documentazione inedita presente negli archivi della II Sezione della Segreteria di Stato vaticana, dell’ex-Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali e della Gendarmeria Pontificia. “Il dato interessante che risulta dai documenti è che la genesi della Filmoteca Vaticana si lega intimamente al parallelo processo che condusse alla nascita delle istituzioni vaticane per i media – ha sostenuto -: una sua forma embrionale può infatti essere fatta risalire al 1948, anno in cui Pio XII istituì la Pontificia Commissione per la Cinematografia didattica e religiosa”. Alla luce di ciò il vice cancelliere ha segnalato come “la nascita della Filmoteca accompagni una fase spartiacque nel rapporto tra la Chiesa e i media”. Nel suo intervento mons. Viganò ha, quindi, evidenziato che “l’istituzione della Filmoteca Vaticana può essere guardata sia come l’atto finale di una relazione con i media ancorata alla strategia della doppia pedagogia, in equilibrio tra ammonimento e incoraggiamento, sia come l’annuncio della profonda rivisitazione del rapporto tra i mezzi di comunicazione di massa e l’azione ecclesiale intensificatasi col pontificato di Giovanni XXIII, come conseguenza di quella nuova attenzione ai ‘segni dei tempi’ proposta dall’evento conciliare”.

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