“Cosa si lascia questo anno giubilare? Ci lascia un sentimento diffuso della prossimità del Dio delle sorprese”. Lo ha detto il card. Baldo Reina, vicario generale del Papa per la diocesi di Roma, nell’omelia della messa di chiusura della porta Santa della basilica di Sn Giovanni in Laterano. “E se ora chiudiamo la Porta – ha proseguito – sappiamo che il Risorto passa attraverso le porte chiuse e non si stanca bussare alle nostre, per offrirci e trovare misericordia. Perché anche lui la cerca. Infatti ci ha detto dell’ultima sorpresa, che sarà quando alla fine saremo giudicati sull’amore, sulla misericordia, sul bicchiere d’acqua a a chi ha sete, sul boccone di pane a chi ha fame, sulla vicinanza a chi è in carcere o malato, sul vestire chi è nudo, sull’accogliere chi è straniero o profugo. Facendolo al più piccolo dei nostri fratelli, lo avremo fatto a lui. Quanta speranza c’è in questo Riconoscerci fratelli tuti, includendo anche coloro che riteniamo nemici”. “Comincia un tempo nuovo per la nostra diocesi”, ha affermato il porporato: “Uniamo le nostre preghiere e le nostre forze risorse per essere luogo che rivela la presenza del Signore, che testimonia la sua prossimità divenendo prossimi gli uni agli altri, senza dimenticarci di nessuno, proprio di nessuno, come fa il Buon pastore”. “Il Santo Padre, il 19 settembre scorso, all’apertura dellì’anno pastorale ci ha richiamati con forza alla responsabilità”, ha ricordato Reina rilanciando il suo appello: “Ci aiuti San Giovanni evangelista nella profezia di una storia nuova possibile, in cui tutto è capovolto”.