Gioco d’azzardo: Caritas Italiana su “Win for Italia Team”, “scelta che preoccupa. Così si alimentano fragilità e sovraindebitamento”

Caritas Italiana esprime “forte preoccupazione” per quanto previsto dall’art. 36-ter della manovra di bilancio, che introduce una nuova proposta nazionale denominata “Win for Italia Team”, destinando al Comitato olimpico nazionale italiano una quota del prelievo erariale derivante dalla raccolta. “La finalità dichiarata di promuovere e rilanciare la pratica sportiva – viene spiegato in un comunicato – non può giustificare l’estensione di una pratica di azzardo che, nei territori e nelle comunità, produce conseguenze sociali rilevanti e spesso drammatiche. L’azzardo non è un gioco: è una pratica che genera dipendenza, impoverimento e sovraindebitamento, colpendo in modo particolare le persone e le famiglie più fragili”.
“Legare il sostegno allo sport all’ampliamento dell’azzardo è un cortocircuito culturale e sociale”, ha dichiarato don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana. “Lo sport ha una vocazione educativa, inclusiva, comunitaria. L’azzardo, invece, alimenta solitudine, debito e fragilità. Nei nostri Centri di ascolto incontriamo ogni giorno persone schiacciate dal sovraindebitamento, spesso aggravato proprio dall’azzardo. Non possiamo far finta che questo legame non esista”.
Caritas Italiana esprime inoltre “forte scetticismo rispetto alla presunta straordinarietà della misura”. “L’esperienza degli ultimi anni – viene rilevato – mostra come interventi presentati come temporanei tendano, di fatto, a diventare strutturali. È accaduto nel 2009, con l’introduzione delle VideoLottery nel decreto Abruzzo per finanziare la ricostruzione de L’Aquila, così come con l’aggiunta della quarta estrazione settimanale del Lotto per sostenere la Romagna, colpita dalle alluvioni. Misure annunciate come limitate nel tempo e poi rimaste operative per anni. Oggi il rischio è che logiche analoghe si ripropongano, non più per rispondere a emergenze circoscritte, ma come soluzione stabile a esigenze di bilancio, normalizzando progressivamente il ricorso all’azzardo”. Per Caritas Italiana, “particolarmente preoccupante è l’impatto sui giovani e sui minori. I dati disponibili indicano una crescente esposizione delle fasce più giovani alla pratica dell’azzardo, con migliaia di minori già intercettati dai servizi per comportamenti problematici. In questo quadro, associare l’azzardo allo sport rischia di rafforzarne la legittimazione culturale proprio presso chi dovrebbe essere maggiormente tutelato”.
“Sostenere lo sport è una priorità”, conclude don Pagniello, “ma farlo attraverso l’estensione dell’azzardo significa spostare il costo sociale sulle spalle dei più fragili”. Caritas Italiana “rinnova dunque l’appello a porre la tutela delle persone, delle famiglie e delle comunità al centro delle scelte di bilancio, evitando scorciatoie che rischiano di aggravare disuguaglianze, povertà e sovraindebitamento”.

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