Andrà in scena giovedì 18 dicembre, alle 20, al Teatro Palladium “Waiting in the dark”, drammaturgia di Francesco d’Alfonso liberamente tratta da “Assassinio nella cattedrale” di T.S. Eliot. L’intero incasso sarà devoluto al Polo universitario penitenziario Roma Tre per sostenere gli oltre 300 universitari detenuti negli istituti penitenziari del Lazio, “a cui manca tutto, dai libri, ai tablet, al materiale di cancelleria”. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma con il Polo universitario penitenziario Roma Tre, “in occasione del Giubileo dei detenuti e dell’Avvento”. “Sostenere lo studio di chi sta dentro è intanto fare il proprio dovere costituzionale di cittadini: la pena, sostiene la nostra Costituzione, dev’essere rieducativa”, afferma don Gabriele Vecchione, cappellano della Sapienza e vicedirettore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, promotore del progetto. “Poi è una manifestazione della speranza di cui s’è parlato in lungo e in largo in questo Giubileo: la speranza che nessun essere umano resti indietro”, aggiunge don Vecchione, citando il beato Giacomo Cusmano: “Quelli che non sono di nessuno sono i nostri”. Giancarlo Monina, docente di storia contemporanea e delegato del rettore di Roma Tre per la formazione universitaria negli istituti penitenziari, evidenzia che “non si tratta solo di reperire risorse, ma anche di portare all’attenzione il tema della dignità dei carcerati”.