Leone XIV: ai parlamentari europei, “principi etici e modelli di pensiero dell’Europa cristiana essenziali per rispondere alle sfide della guerra”

Esiste “un legame intrinseco tra il cristianesimo e la storia europea, una storia che dovrebbe essere valorizzata e celebrata”. Ne è convinto il Papa, che nel discorso rivolto alla delegazione del Gruppo European Conservatories and Reformists del Parlamento europeo, ricevuto in udienza, ha citato i “ricchi principi etici e ai modelli di pensiero che costituiscono il patrimonio intellettuale dell’Europa cristiana”, definiti “essenziali per tutelare i diritti divinamente concessi e il valore intrinseco di ogni persona umana, dal concepimento alla morte naturale”. “Sono altresì fondamentali per rispondere alle sfide poste dalla povertà, dall’esclusione sociale, dalla privazione economica, così come dalla crisi climatica, dalla violenza e dalla guerra in corso”, ha proseguito Leone XIV, secondo il quale “garantire che la voce della Chiesa, non ultimo attraverso la sua dottrina sociale, continui a essere ascoltata, non riguarda il ripristino di un’epoca passata, ma la garanzia che le risorse chiave per la futura cooperazione e integrazione non vadano perdute”. Di qui l’importanza del dialogo tra “il mondo della ragione e il mondo della fede, il mondo della razionalità laica e il mondo della credenza religiosa”, auspicato da Benedetto XVI. “Questa conversazione pubblica, in cui i politici hanno un ruolo di grande importanza, è vitale per rispettare la competenza specifica di ciascuno, così come per fornire ciò di cui l’altro ha bisogno, cioè un ruolo reciprocamente ’purificante’ per garantire che nessuno dei due cada vittima di distorsioni”, ha concluso il Papa: “La mia preghiera è che possiate svolgere la vostra parte partecipando positivamente a questo importante dialogo, non solo per il bene dei popoli d’Europa, ma dell’intera nostra famiglia umana”.

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