Terzo Settore: Cnca, domani e venerdì a Spello l’Assemblea nazionale. Si rifletterà sulla pace

Due giorni per discutere di pace intesa come ponte di dialogo giusto tra popoli e culture diverse. Incontri e plenarie che avranno il compito di ricordare che essere vicini e farsi prossimi vuol dire non solo indignarsi davanti alle ingiustizie ma che insieme si può rompere il muro dell’indifferenza e provare ad allacciare rapporti che diventano fulcro di unione. È quanto si propone di fare a Spello, in Umbria, l’11 e il 12 dicembre il Coordinamento nazionale delle comunità accoglienti (Cnca) riunito nell’Assemblea nazionale su “Pace. Indignatə, disobbedienti, disarmanti”. Sarà un’occasione di confronto sui temi di stretta attualità legati alla sofferenza di chi vive tensioni sociali, economiche o conflitti che dilaniano città e vite. Il programma della due giorni, ospitato nel centro sociale Ca’ Rapillo, sarà aperto da una plenaria dedicata a quelle parole “indignate, disobbedienti e disarmanti” che aiutano alla costruzione o al rafforzamento della pace. Ne discuteranno i giornalisti Elena Pasquini e Ivan Grozny Compasso con Alessia Pesci del Cnca. Alle 16 Walter Massa, presidente di Arci, Raffaella Dispenza, vicepresidente delle Acli, Caterina Pozzi, presidente del Cnca, Carlo Cefaloni, del gruppo di lavoro “Economia disarmata”, e don Armando Zappolini di Cnca saranno protagonisti della tavola rotonda “Abitare le contraddizioni. Che voce hai perso per sopravvivere?” per rimettere al centro emozioni e sensazioni come la visione e il sogno che spesso soccombono nella frenesia della quotidianità. Dalle 17,30 spazio a cinque incontri paralleli che in diversi spazi della città e attraverso domande su come stoppare l’economia di guerra, su come rendere i linguaggi inclusivi e sulla cura come forma di resistenza, vogliono aprire strade verso una società accogliente e che sappia considerare la pace non più come a una fragilità ma come a un potente collante tra le diversità. Venerdì 12 dicembre alle 8,30 è previsto dinanzi alla chiesa di San Girolamo un momento di riflessione a cura di Marco Vincenzi di Cnca. Poi inizierà il cammino a tappe da fare spalla a spalla per riflettere sulla casa comune e per non dimenticare le sofferenze subite dal popolo palestinese. Il punto di ritrovo sarà. Una vicinanza che sarà concreta e tangibile sul “sudario dei bambini”, un telo su cui sono stati impressi dai volontari del gruppo spontaneo Carnia per la pace i nomi dei 18.457 bambini palestinesi uccisi a Gaza dal 7 ottobre 2023 al 31 luglio scorso. Alle 11, davanti al centro sociale Ca’ Rapillo, si parlerà del Cantico delle creature “un testo che risuona come un invito urgente”. È prevista la partecipazione della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, con un videomessaggio del card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini. Concluderà la giornata la plenaria sulle “Azioni radicali per tempi difficili” a cui prenderanno parte la giornalista Nicoletta Dentice, Paolo Solimeno, componente di Giuristi democratici, e l’antropologo Piergiorgio Giacché. “Abbiamo bisogno di una nuova complicità resistente che unisca soggetti diversi, visioni differenti, pratiche quotidiane e trasformazioni collettive – spiegano gli organizzatori -. Resistere oggi significa non solo opporsi agli effetti della crisi, ma anche anticipare nuove possibilità: immaginare insieme ciò che ancora non c’è e provare a dargli forma”.

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