“La prima sorgente a cui tornare sempre è il Vangelo”. Lo ha detto Leone XIV nella Sala Clementina, incontrando i partecipanti al 215° Capitolo Generale dei Servi di Maria, sottolineando il valore del ritorno alle origini come via di creatività e profezia. Il Papa ha ricordato che “per i Fondatori e le Fondatrici la regola in assoluto è stata il Vangelo, ogni altra regola voleva essere soltanto espressione del Vangelo e strumento per viverlo in pienezza”. In questa prospettiva il Pontefice ha richiamato un secondo riferimento: “Il secondo ritorno è alla Regola – per voi, quella di S. Agostino –, alle Costituzioni e al patrimonio di spiritualità che vi viene dalla vostra storia”. Leone XIV ha spiegato il compito del discernimento comunitario: “Queste fonti vi offrono, in un certo senso, la ‘chiave esegetica’ con cui, con l’aiuto dello Spirito, leggere e interpretare ciò che la Parola di Dio vi dice”. Poi il Papa ha indicato l’urgenza del presente: “Infine, il terzo ritorno è all’ascolto del grido dei poveri”. Da qui il riferimento al tema capitolare come impegno per la comunione: “Essere Servi in un mondo polarizzato, per edificare ciò che ci unisce valorizzando le differenze”. Quindi il Pontefice ha proposto tre strumenti: “Vorrei raccomandarvi tre mezzi, tipici della vostra tradizione: la fraternità, il servizio e la spiritualità mariana”. In conclusione Leone XIV ha mostrato il dinamismo dell’esperienza evangelica: “La vita secondo il Vangelo è così: è passione per Dio e per l’uomo, che conduce ad amare con la stessa intensità il cielo e la terra”.