Acli: a Firenze testimonianze, dialogo e pace alla seconda giornata dell’Incontro nazionale di studi

Seconda giornata, ieri, del 56° Incontro nazionale di studi delle Acli, in corso al Teatro della Compagnia di Firenze. Ad aprire i lavori, la testimonianza dei lavoratori della Beko e di don Carmelo Lo Cicero, che ha ricordato come la chiusura della fabbrica metta a rischio 299 famiglie e quanto sia importante sostenere la lotta dei lavoratori per la propria dignità. Al centro della mattinata la tavola rotonda “Dal civismo alla politica: storie di chi cambia davvero”, con gli interventi di Filippo Barbera, Francesca Forno e Massimiliano Andretta, che hanno condiviso esperienze di attivismo civico capaci di trasformarsi in azione politica. Nel pomeriggio, spazio a un confronto sui linguaggi della democrazia, tra giornalismo, arte, cinema e Bibbia. In un videomessaggio, la vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna ha espresso apprezzamento per il programma: “Fondamentale è il coinvolgimento dei giovani, che non devono essere solo destinatari di politiche ma protagonisti attivi. Le Acli sono un laboratorio prezioso di cittadinanza attiva, un ponte tra sociale e politico”. La giornata si è conclusa con il Cammino di spiritualità per la pace, da piazza Santa Croce all’Abbazia di San Miniato, con riflessioni di padre Bernardo Gianni, dell’imam Izzedin Elzir e un messaggio del rabbino capo Gadi Piperno. Sulla scalinata dell’abbazia è stata srotolata la bandiera della pace più grande del mondo. In serata, una Cena di solidarietà organizzata dalla Caritas di Firenze ha raccolto fondi per la parrocchia di Gaza.

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