Diocesi: Agrigento, la Caritas migliora le sale colloqui del carcere per accogliere familiari e detenuti

“Il momento del colloquio è importante per il detenuto e per la sua famiglia, una parentesi di normalità in un contesto familiare ferito dalla detenzione di uno dei suoi membri”. Lo dichiara Valerio Landri, direttore della Caritas diocesana di Agrigento, commentando l’intervento promosso in collaborazione con la Casa circondariale “De Lorenzo” per migliorare le condizioni ambientali degli spazi destinati ai colloqui tra detenuti e familiari. L’iniziativa, nata su invito della direttrice dell’istituto penitenziario, Anna Puci, ha visto la Caritas farsi carico dell’acquisto di un condizionatore da 24.000 btu e dei costi di installazione degli altri dispositivi, donati dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati. “È un’esperienza che coinvolge indirettamente, loro malgrado, anche bambini, anziani e donne in gravidanza – aggiunge Landri –. Per noi è importante che questo momento si svolga in un ambiente più sereno e confortevole possibile”. Le sale destinate ai colloqui rappresentano una “terra di mezzo” tra i reparti e il mondo esterno, attraversata quotidianamente da chi, nonostante lunghe distanze, porta conforto e vicinanza ai propri cari reclusi. L’intervento punta a migliorare l’accoglienza soprattutto nei mesi più caldi e freddi dell’anno.

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