Giubileo dei giovani: Sara (Duk Danimarca), “ringrazio Dio per un’esperienza così bella e piena di vita”

“È stato chiaro che la Chiesa è viva e che i giovani desiderano attività che riempiano i loro cuori e le loro anime”. È una frase dal racconto di Sara, membro della associazione dei giovani cattolici danesi (Duk), nonché dell’Organismo consultivo internazionale dei giovani (Iyab) presso il Dicastero per i laici, al ritorno dal Giubileo dei giovani a Roma. “Sono state condivise molte testimonianze forti, c’erano partecipanti provenienti da Paesi attualmente in guerra, eppure eravamo tutti uniti nella preghiera”, continua il racconto. A colpire Sara in modo particolare, gli ultimi passi di Papa Leone con la croce verso l’altare, “proprio come fanno i sacerdoti con le loro comunità: portano il peso della croce, guardandola con grande amore”. Sara risponde già oggi “all’invito a incontrarci di nuovo in Corea del Sud nel 2027: attendo con ansia questo evento”. E conclude: “Non posso che ringraziare Dio per un’esperienza così bella e piena di vita”.

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