Giubileo dei giovani: Antoine (giovane francese) racconta la sua conversione, “l’incontro con Gesù mi ha cambiato”

“Quel giorno non avevo nemmeno intenzione di pregare. Mi sono seduto, ho chiuso gli occhi e mi sono ritrovato in ginocchio nel deserto, davanti a Gesù. Il suo sguardo mi ha riempito d’amore e di pace. Da allora sono il più felice del mondo”. È il passaggio centrale della testimonianza resa oggi da Antoine Saint-Claire, 18 anni, durante la pre-veglia del Giubileo dei giovani in corso a Tor Vergata, alla presenza di decine di migliaia di giovani pellegrini da tutto il mondo.
Nel suo intervento, il giovane francese ha ripercorso il proprio cammino di fede, iniziato nell’infanzia in una famiglia cristiana, ma segnato da un rapporto con Dio inizialmente superficiale. “Da bambino andavo a messa con la mia famiglia, frequentavo il catechismo, ma aspettavo più la festa dopo la celebrazione che il sacramento in sé”. La figura della nonna, donna di preghiera e punto di riferimento spirituale, ha rappresentato per lui un primo esempio concreto di vita cristiana.
La svolta è arrivata in adolescenza, quando Antoine ha iniziato a frequentare la messa per scelta personale, entrando gradualmente nella vita della parrocchia e diventando chierichetto. “Due sacerdoti, con semplici gesti, mi hanno fatto capire che avevo valore. E frequentando altri giovani cristiani ho iniziato a interrogarmi: loro sembravano davvero animati dalla fede, mentre io avevo la sensazione di non conoscere Dio personalmente”.
La risposta alle sue domande è giunta nell’aprile 2023, durante un pellegrinaggio a Lourdes: “Dopo la confessione, in adorazione, ho sentito nel cuore che un giorno avrei visto l’amore di Dio”. Qualche mese dopo, in un momento di silenzio inatteso, la visione interiore di Gesù ha segnato per lui un punto di svolta definitivo. “Da quel momento – ha concluso – la mia vita ha un senso profondo. So di essere amato da sempre e che Dio, pur conoscendo le mie fragilità, non smette di rialzarmi e chiamarmi all’amore. Solo con Lui si impara a donarsi davvero. Questa amicizia con Cristo è la mia più grande gioia”.

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