“Un solo caso in vent’anni, risolto in sede canonica, con la rimozione del sacerdote coinvolto. Basta accuse generiche e infondate al clero”. È il chiarimento dell’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Franco Moscone, in una lettera indirizzata a sacerdoti e fedeli. Il presule reagisce alla pubblicazione, nella sezione dedicata a Manfredonia, di una notizia riguardante un sacerdote di un’altra diocesi accusato di presunti abusi. “Il titolo ‘Non la smettono mai’ – scrive – getta un’ombra ingiusta su tutto il nostro presbiterio, insinuando accuse su chi non ha nulla a che fare con quanto riportato”. Moscone denuncia “il tono scandalistico e di disprezzo” che alimenta confusione e disorientamento tra i fedeli. “Difenderò i miei sacerdoti – prosegue – da generalizzazioni mosse da rancore o ideologia. La verità non può essere sacrificata allo scandalo”. Nell’ambito dell’indagine nazionale promossa dalla Cei, l’arcidiocesi ha rilevato un solo caso in vent’anni, risalente al 2011-2012 e concluso con la dimissione dallo stato clericale nel 2019. Altri due casi, aggiunge, non riguardano abusi. “Il nostro clero – scrive – è laborioso, sano, impegnato. I limiti non mancano, ma non accetto che venga screditato per pregiudizio. Camminiamo insieme al servizio della Chiesa e del popolo santo di Dio che vive nell’amato Gargano”.