“I 30.000 membri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Cavalieri e Dame presenti in più di 40 Paesi nel mondo, sono mobilitati per aiutare il Patriarcato Latino di Gerusalemme e altre Istituzioni caritative in Terra Santa”. L’obiettivo è “fornire un sostegno umanitario alle popolazioni, con particolare riguardo alle emergenze di Gaza e della Cisgiordania, ma senza trascurare altre situazioni difficili nel territorio del Patriarcato Latino di Gerusalemme che comprende Israele, Palestina, Giordania e Cipro”. In una lettera, pervenuta al Sir, il Governatore Generale, Leonardo Visconti di Modrone, illustra l’azione dell’Ordine in Terra Santa: “Con le loro donazioni volontarie e continuative, i Cavalieri e le Dame dell’Ordine del Santo Sepolcro hanno permesso al Gran Magistero dell’Ordine a Roma di inviare settimanalmente contributi in Terra Santa per un totale di oltre 16 milioni nel corso del 2024. Tale media di quattro milioni a trimestre è già stata ampiamente superata nello stesso periodo del 2025 a causa dell’esigenza in corso che ha chiaramente suscitato una maggiore generosità da parte dei nostri Membri”.
La larga maggioranza di tali contributi, spiega Visconti di Modrone, “è destinata regolarmente al Patriarcato Latino di Gerusalemme che attraverso le sue parrocchie ed istituzioni è impegnato in iniziative umanitarie, fra le quali l’invio di cibo, acqua, medicinali e carburante a Gaza (circa 1,5 milioni già nel 2024 e che continuano a crescere nel 2025), oltre che a realizzare progetti in Cisgiordania per creare opportunità di lavoro per coloro che lo hanno perduto, assistere chi ha subito violenze o espropriazioni e mantenere viva la formazione nelle scuole, frequentate da oltre 19 mila studenti, in larga parte cristiani”. L’Ordine del Santo Sepolcro, viene ricordato nella lettera, è un’Istituzione laicale il cui Gran Maestro è un cardinale nominato dal Santo Padre e che statutariamente è chiamata al sostegno della diocesi di Gerusalemme (Patriarcato Latino di Gerusalemme) il cui Patriarca, card. Pierbattista Pizzaballa, è in costante contatto con l’Ordine del quale è Membro e Gran Priore. In quanto Ente Centrale della Chiesa, l’Ordine “opera su mandato pontificio permettendo così alla Chiesa universale di manifestare la sua solidarietà concreta e continuativa alla Chiesa Madre di Gerusalemme, soprattutto in questo momento di acuta crisi”.