Giubileo dei giovani: mons. Pezzi ai ragazzi di Mosca, “relazioni d’amore costruiscono un mondo nuovo, senza attendere la fine delle guerre”

Riparte dal messaggio di Giovanni Paolo II per la Giornata mondiale della pace del 1985, l’arcivescovo di Mosca Paolo Pezzi, che, in una lettera, si rivolge ai giovani della diocesi, i quali oggi iniziano il loro pellegrinaggio giubilare che li riunisce a Mosca fino al 27 luglio, attorno al tema “Chi spera nel Signore camminerà e non si affaticherà” (Isaia 40:3). Pezzi si scusa di non poter essere con loro e ripropone le parole di Woytila che si riferiva al contesto come di “tempi difficili”, che potevano però essere anche “tempi di speranza”. Per mons. Pezzi siamo in una situazione simile, oggi e per questo l’arcivescovo invita i giovani a chiedersi: “Cosa posso fare io? Cosa possiamo fare insieme? Dove conduce il nostro pellegrinaggio? Verso cosa o chi stiamo andando?”. Per Pezzi, però, il cammino dei giovani “è già una risposta se riuscite a dimostrare che le relazioni d’amore nel nostro tempo stanno costruendo un mondo nuovo, senza attendere la fine di tutte le guerre, la violenza e i conflitti. Potete già dimostrare che la fratellanza non è un’illusione o un’utopia, ma un evento reale”. Pezzi incoraggia poi a non avere paura, invita a non arrendersi agli idoli umani, ma esorta ad “assumersi la responsabilità di costruire non solo il proprio futuro individuale, ma anche il nostro futuro comune, una nuova civiltà di verità e amore, a partire dalle vostre famiglie, dai vostri gruppi, dalle vostre comunità, dalle vostre parrocchie”. In queste giornate, i giovani della regione vivranno il tempo nella “preghiera comune, partecipazione alle funzioni religiose, riflessione spirituale”, scrivono gli organizzatori, conoscenza delle parrocchie cattoliche di Mosca e incontro con rappresentanti di diverse comunità cattoliche, ma anche scambi e discussioni spirituali, visite ai luoghi di interesse di Mosca”.

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