Incendi: mons. Mengoli (San Severo), “ripetuti atti di gratuita violenza”. Denuncia della “deplorevole e feroce strategia di chi vuole demolire, invece che costruire”

“Tutta la comunità diocesana, insieme al suo Pastore, esprime sincera vicinanza verso coloro che nei giorni passati sono stati colpiti da gravi ed estesi incendi dolosi. La ricaduta immediata di questi ripetuti atti di gratuita violenza contro la nostra terra colpisce famiglie, istituzioni pubbliche e private e getta un’ombra di sconforto nella coscienza di tutti. Per questo la Chiesa non può rimanere in silenzio, facendo finta di niente, e denuncia ad alta voce la deplorevole e feroce strategia di chi vuole demolire, invece che costruire”. Lo afferma mons. Giuseppe Mengoli, vescovo di San Severo, in merito alla tragedia che ha colpito diverse aree boschive, ricadenti nel territorio diocesano e non solo. Incendi provocati, che hanno distrutto l’habitat naturale con tutta la flora e la fauna.
“Non ci si può abituare a quello che sembra essere ormai un triste ‘rito’ estivo che trasforma una terra bella e accogliente, come la nostra, in un teatro di logiche prevaricazioni e di violenze”, ammonisce il presule, aggiungendo che “la Capitanata non può apparire come un campo di battaglia! È dovere di tutti, quindi, scongiurare ogni forma di aggressione verso la natura ed educarsi al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente in cui si vive”. “E poiché non possiamo nascondere il dolore per ciò che sta avvenendo, ci auguriamo che la giustizia fermi ogni mano e ogni volontà irresponsabile e scellerata”, prosegue mons. Mengoli, evidenziando che “colpire la natura non è un attentato di minore entità, perché distruggendola si mette in ginocchio chi ci abita e chi con la terra ci lavora ogni giorno. E alla fine, dopo ogni incendio, non restano solo le grigie ceneri di una natura ormai distrutta, ma anche il vuoto dei valori democratici, l’assenza del rispetto per il bene comune, la mancanza di cura verso il creato, del quale facciamo parte senza esserne però i padroni”. “Abbiamo la certezza che la nostra comunità, sia pur a fatica, non rinuncerà a pensare a un futuro dignitoso per tutti e saprà utilizzare le energie migliori per ridare civiltà al suo presente”, conclude il vescovo.

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