Il Re di Giordania Abdullah II ibn Al Hussein, in un comunicato fatto pervenire ai Patriarchi e ai Capi delle Chiese di Gerusalemme in visita di solidarietà a Taybeh, ha condannato i brutali attacchi recentemente compiuti da coloni estremisti contro la Chiesa di San Giorgio (al-Khadr) e lo storico cimitero cristiano nella città di Taybeh, a est di Ramallah. Il re, si legge nel comunicato rilanciato dal patriarcato latino di Gerusalemme, denuncia “l’atto dei coloni di dare fuoco agli alberi all’interno del cimitero, in una evidente violazione della sacralità dei morti, dei luoghi sacri cristiani e della presenza cristiana in Terra Santa. Abdullah II afferma che “la gravità degli assalti dei coloni, il loro quotidiano terrorizzare i palestinesi e la loro sistematica aggressione contro decine di villaggi, città e campi nei Territori palestinesi occupati richiedono un’immediata e ferma presa di posizione internazionale per fermare questi attacchi – in particolare il genocidio in corso che uccide e affama bambini, donne, anziani e civili nella Striscia di Gaza”. Il re sottolinea “l’importanza di proteggere i civili palestinesi, di salvaguardare i loro siti sacri e di sostenere il loro diritto a vivere in libertà e dignità e a stabilire il loro Stato indipendente sul suolo nazionale con Gerusalemme Est come capitale”.